Teca 01

Oltre alle sepolture di Età villanoviana (IX - fine VIII secolo a.C.) rinvenute nelle località di Belora, Casaglia e Bibbona, si datano al periodo etrusco arcaico (VI secolo a.C.) le numerose tombe a tholos rinvenute isolate a Casale Marittimo, Casaglia, La Ghinchia e Bibbona, da collegare alla presenza di principes, esponenti di spicco delle aristocrazie dell’epoca.

Anche il famoso cinerario di Montescudaio (670 a.C. circa), rinvenuto agli inizi del Novecento in un’area non identificata, probabilmente prossima all’attuale centro cittadino, sembra una manifestazione di queste aristocrazie. Conservato al Museo archeologico di Firenze, il cinerario è considerato un unicum nel panorama delle produzioni locali del periodo, soprattutto per l’inconsueta decorazione plastica con scena di banchetto posta sul coperchio.

Come testimonianza della continuità dell’insediamento nelle pianure e nei versanti collinari di questo territorio, è interessante il sito di Casalgiustri: qui gli scavi hanno individuato fondi di capanne di Età tardo orientalizzante (fine VII – VI secolo a.C.) ricche di materiali, tra cui vasi in bucchero, e quindi un quartiere artigianale con fornaci per la cottura della ceramica di Età ellenistica (IV- III secolo a.C.).

Sempre ellenistica, dalla zona di San Giovanni proviene un’urna a cassetta in terracotta, con il coperchio decorato da una figura femminile semisdraiata: seppur di modesta fattura locale, ricorda le urne volterrane dello stesso periodo, testimoniando i contatti e l’influenza culturale della città etrusca su questo territorio.